Teurgia
Nel periodo noto come Tarda Antichità, si sviluppa una forma evoluta di Platonismo, che alcuni definiscono Neoplatonismo e altri Platonismo Tardo. Preferisco il termine Neoplatonismo perché "Platonismo Tardo" suggerisce un arco temporale finito per il Platonismo che si allinea all'esistenza del Paganesimo nel Mediterraneo. All'interno del Neoplatonismo, si identificano due orientamenti filosofici principali: l'approccio contemplativo di Plotino, che incorpora elementi di rifiuto gnostico del mondo materiale, e l'approccio Teurgico di Giamblico, focalizzato su rituali volti alla deificazione. Questi sistemi hanno somiglianze con le distinzioni nell'Induismo tra Jnana Yoga e Tantra, rispettivamente, basate su divisioni filosofiche simili.
La tradizione contemplativa di Plotino entra nel Cristianesimo tramite gli insegnamenti di Sant'Agostino, sebbene il Cristianesimo abbracci concetti simili tramite i Padri del Deserto e Origene di Alessandria, ben prima che Plotino formuli le proprie idee. D'altra parte, l'influenza della tradizione Teurgica di Giamblico sul Cristianesimo appare meno chiara, con il suo punto di ingresso nei testi di Dionigi l'Aeropagita.
Dionigi sostiene che l'essenza della Teurgia Divina si trovi già nella Liturgia Cristiana, con la Gerarchia Ecclesiastica che riflette quella Angelica. Questo concetto trova paralleli nelle idee di Giamblico, come la sua Gerarchia degli Spiriti e la divisione tripartita della Teurgia in Materiale, Noetica e un Livello Intermedio. Questa linea di tradizione Teurgica Cristiana viene portata avanti da Massimo il Confessore attraverso la sua teoria del Microcosmo-Macrocosmo. Tuttavia, con l'introduzione di Dionigi nel mondo occidentale, questa tradizione svanisce, probabilmente a causa della critica di Sant'Agostino alla Teurgia Pagana nel suo "La Città di Dio", che riflette il disprezzo espresso da Porfirio, un pagano, nei suoi scritti. Di conseguenza, dall'epoca di Giovanni Scoto Eriugena in poi, gli studiosi occidentali spostano il loro interesse dalla Gerarchia Ecclesiastica verso una Gerarchia Angelica Interna, dando vita all'Architettura Dionigiana come vista nelle Cattedrali Gotiche. Sebbene la Teurgia Dionigiana tramonti in Occidente ma rimanga accettata in Oriente, si sviluppa una nuova forma di Teurgia, questa volta attingendo non dalle fonti Pagane ma da quelle Ebraiche.
Nel primo millennio, si sviluppano vari filoni dell'esoterismo ebraico, culminando nella Kabbalah durante l'Alto Medioevo. Tra questi filoni vi è il misticismo Merkabah, che condivide le origini con la tradizione contemplativa cristiana. Un altro filone significativo è la letteratura degli Heikhalot, nota per i suoi elementi magici. In particolare, il Sar Torah comporta pratiche teurgiche di evocazione degli angeli per ottenere intuizioni sul Vecchio Testamento. Sia attraverso influenza diretta, origini comuni o semplice coincidenza, una tradizione simile esiste nel cristianesimo medievale, evidenziata in testi come l'Ars Notoria e il Liber Iuratus Honorii. L'Ars Notoria mira a migliorare lo studio delle Sette Arti Liberali, mentre il Liber Iuratus Honorii si concentra sulla creazione di una tavoletta e sulla recitazione di nomi e parole da lingue come l'ebraico e il greco, tutto per conseguire la Visione Beatifica. Questi scritti fanno parte della tradizione della Magia Salomonica, che si ricollega al leggendario Re Salomone e al suo controllo sui demoni. Questo retaggio influenza la Tradizione Salomonica nell'Impero Bizantino, esemplificata dall'Hygromanteia, un manuale di demonologia che si evolve nella Chiave di Salomone durante il Rinascimento italiano. Questo porta alla compilazione del Chiave Minore di Salomone, che include l'Ars Notoria tra i suoi testi. Sebbene spesso considerata oscura o eretica, la Chiave ha un impatto significativo sulla Teurgia degli Élus Coëns. Questa, tuttavia, è una storia per un'altra volta. Voglio mantenere l’attenzione sulla Tradizione Teurgica Araba e su come venga ricevuta nel mondo cristiano.
Il Picatrix, un'opera sulla Magia Talismanica, viene introdotto nel mondo occidentale attraverso una traduzione latina di un manoscritto arabo. Sebbene le sue origini siano arabe, incorporando idee neoplatoniche del mondo arabo, i suoi concetti fondamentali sono radicati nelle pratiche pagane, specificamente nelle tradizioni popolari locali. Nel mondo cristiano occidentale, in particolare nel periodo del Rinascimento, il Picatrix emerge come un testo fondamentale accanto alla Tradizione Salomonica, segnando due correnti magiche principali. Quest'ultima, la Tradizione Talismanica Ermetica, gioca un ruolo chiave nel fermento intellettuale del Rinascimento. Questo è in gran parte dovuto alla sua promozione della pratica accettata della Magia Naturale, come esemplificato da figure quali Roger Bacon e Sant'Alberto Magno, concentrandosi su aree quali l'astrologia (usata non per fini divinatori, ma per altri scopi), l'alchimia, l'erboristeria e simili. Con l'afflusso di ingenti ricchezze a Firenze, Marsilio Ficino spiana la strada al Rinascimento con la fondazione dell'Accademia Platonica, le traduzioni di Platone e del Corpus Hermeticum, e la sua pratica della Magia Talismanica Naturale. Questa pratica coinvolge l'uso di simboli naturali e degli Inni Orfici a scopi curativi, come dettagliato nei suoi "Tre Libri sulla Vita".
Il Rinascimento segna una rinascita della Teurgia Pagana, iniziata con il Neopagano Gemisto Pletone, il cui miscuglio di Orientalismo Platonico e Zoroastriano viene portato avanti da Marsilio Ficino. Lodovico Lazzarelli, nel suo "Cratere di Ermete", propone una fusione Cristiano-Ermetica, discutendo di animazione di statue e creazione di spiriti, idee che influenzano i "Tre Libri di Filosofia Occulta". Giovanni Pico della Mirandola introduce la Cabala, trasformandola in una forma orientata al cristianesimo, mentre Johannes Reuchlin presenta una nuova forma di Teurgia. Allontanandosi dalle tradizioni precedenti, Reuchlin enfatizza una magia priva di rituali medievali o entità pagane, concentrandosi esclusivamente sul nome divino YHShVH e sul simbolo della Croce. Francisco Giorgi in seguito incorpora il nome di Maria e il termine Amen in questo quadro.
Dopo il Rinascimento, la Teurgia cade nuovamente nell'oblio, per riapparire solo con gli Élus Coëns e, successivamente, nell'occultismo del XIX secolo. Tuttavia, queste manifestazioni successive spesso si discostano dalla purezza, gravitando verso demoni o metodologie orientali. Paracelso, con il suo concetto di Vis Imaginativa o il potere dell'immaginazione, mantiene la presenza della Teurgia nel pensiero cristiano, integrandola nella tradizione teosofica cristiana. Louise Claude de Saint-Martin abbandona le pratiche degli Élus Coëns a favore della teosofia, evidenziando la primazia dell'immaginazione sui riti salomonici, talismani ermetici o rituali occulti. Nella mia opinione, l'essenza della Teurgia risiede in Reuchlin e Paracelso - simbolo, nome e immaginazione. Questo trittico funge da ponte tra la Liturgia Teurgica e la tradizione contemplativa, incarnando il nucleo dell'Operatio Dei.
Esoterismo Cristiano
L’occulto ha intessuto la propria strada nella vita moderna attraverso l'arte, la musica, i film e, più in generale, la cultura pop. Per alcuni, l'interesse per l'arte che presenta simboli occulti ha scatenato la curiosità sulla vera storia dell'occulto e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Ma cos'è esattamente l'Occultismo?
Esplorandone la storia, si scopre che l'Occultismo è un fenomeno relativamente recente, iniziato con Eliphas Levi nel XIX secolo, e rappresenta solo un aspetto del più ampio campo dell'Esoterismo Occidentale.
L'Esoterismo Occidentale è un argomento complesso e dibattuto. Mi allineo alla definizione di Esoterismo di Arthur Versluis come Gnosis, o conoscenza Super-Razionale, che spazia dalla Gnosis Metafisica a quella Cosmologica. Ma come si inserisce la definizione di Occidentale?
Occidentale serve come classificazione geografica. Mentre alcuni sostengono l'esistenza di un Esoterismo Orientale, altri vedono l'Esoterismo come intrinsecamente Occidentale. Considero l'Esoterismo come un aspetto integrante della religione, con la maggior parte, se non tutte le religioni, che ospitano una dimensione Esoterica. Questa prospettiva spiega anche perché le tradizioni del Mediterraneo Orientale tardo antico, dell'Europa medievale e rinascimentale e delle Americhe post-coloniali sono etichettate come Occidentali piuttosto che Cristiane. Dall'Illuminismo, le culture tradizionalmente cristiane hanno sempre più identificato se stesse in termini secolari, motivo per cui Occidentale viene usato come alternativa a secolare. Sotto questa ampia etichetta, l'Esoterismo Occidentale comprende non solo l'Esoterismo Cristiano tradizionale ma anche religioni tardo antiche come il Neoplatonismo e l'Ermetismo, lo Gnosticismo, sviluppi medievali nell'Ebraismo e nell'Islam, ed espressioni moderne come il Neopaganesimo, la Massoneria, i Nuovi Movimenti Religiosi e il New Age, con quest'ultimo che è diventato particolarmente popolare tra chi si identifica come “spirituale ma non religioso” (lasciamo stare).
Tuttavia, questo approccio inclusivo ha messo in ombra l'Esoterismo Cristiano. Molti associano l'Occulto con qualcosa di distintamente anti-Cristiano e chi riconosce l'Esoterismo Occidentale spesso non va oltre figure come Giordano Bruno o Aleister Crowley; pochi, infatti, conoscono la Scuola di Chartres, quella di San Vittore, Albertus Magnus o Giovanni Scoto Eriugena.
Fortunatamente, lo studio dell'Esoterismo Cristiano si sta evolvendo, anche se spesso si concentra sulla tradizione Mistica, come nel lavoro di Bernard McGinn, senza riconoscerlo come parte di una tradizione Cristiana più ampia che include aspetti come la Cabala Cristiana o l’Antroposofia.
Andando avanti, intendo esplorare vari aspetti della tradizione Esoterica Cristiana, dalle sue radici ad Alessandria attraverso le tradizioni contemplative medievali fino ai tempi recenti.
Il mio obiettivo è diffondere la consapevolezza sull'Esoterismo Cristiano. Molti hanno cercato risposte in Oriente, dal Daoismo e il Vajrayana, allo Yoga e il Sufismo, senza rendersi conto che tale tradizione esiste già qui, sotto i nostri nasi, da oltre duemila anni o più.